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Il consigliere nazionale Simone Gianini mette in evidenza i principali aspetti legati a uno dei temi in votazione il prossimo 24 novembre: il credito per la realizzazione di cinque progetti di sviluppo della rete stradale nazionale, guardando anche a quelli futuri per il Cantone Ticino.

Le strade… crocevia di disquisizioni infinite del mondo moderno, sono ormai costantemente oggetto di diatribe, non solo a causa dei quo­ti­diani bollettini sul traffico, ma anche e soprattutto quando si tratta di deci­dere interventi infrastrutturali per adeguamenti di capacità.

Il 24 novembre 2024, gli Svizzeri voteranno sul piano di ampliamento delle autostrade.

Con 29,6 miliardi di veicoli-chilometro percorsi, il volume di traffico sulla rete viaria nazionale nel 2023 è salito di 1,5 punti percentuali rispetto al 2022. Marcato aumento anche delle ore di coda, che hanno raggiunto quota 48 807, pari al 22,4% in più in confronto all’anno precedente. L’Ufficio federale delle strade (USTRA) si avvale di diversi strumenti per rendere la circolazione più scorrevole.

Per mantenere la funzionalità della rete autostradale, il Parlamento ha stanziato 5,3 miliardi di franchi per specifici progetti di ampliamento. Contro questi progetti di ampliamento è stato indetto un referendum. La Svizzera voterà in autunno; Jürg Röthlisberger, direttore dell'Ufficio federale delle strade, ne spiega i retroscena in un'intervista esclusiva.

Assieme alla rete ferroviaria, quella stradale nazionale è vitale per il buon funzionamento del nostro Paese. La mobilità individuale, quella pubblica, così come quella necessaria alla consegna delle merci, sono possibili unicamente con infrastrutture ferroviarie e stradali moderne ed efficienti.